“Seguendo astri, fissando gli abissi
fino a bruciarsi gli occhi del cuore!”
…Eran partiti da terre lontane:
in carovane di quanti e da dove?
Sempre difficile il punto d’avvio,
contare il numero è sempre impossibile.
Lasciano case e beni e certezze,
gente mai sazia dei loro possessi,
gente più grande, delusa, inquieta:
dalla Scrittura chiamati sapienti!
Le notti che hanno vegliato da soli,
scrutando il corso del tempo insondabile,
seguendo astri, fissando gli abissi
fino a bruciarsi gli occhi del cuore!
Epifania di David Maria Turoldo
1. La pagina evangelica di Matteo ci propone oggi la storia dei tre re Magi. Ben sappiamo che propriamente parlando non erano re, bensì uomini saggi e istruiti, e anche, come tutti i veri eruditi, uomini che si ponevano interrogativi ed erano in costante ricerca. Non scrutavano solo gli astri e le loro costellazioni, ma meditavano anche i destini dell’uomo sulla terra, sapevano vedere le ingiustizie, la violenza, gli egoismi, la falsità presenti nel mondo, vedevano l’enorme dolore causato dalle guerre… “scrutando il corso del tempo insondabile, seguendo astri, fissando gli abissi”
Dal loro cuore come da chi ha a cuore il destino dell’umanità, dicevano a se stessi: così non si può andare avanti! Nel cuore di questi tre saggi ardeva e la domanda e il desiderio di un Salvatore. Erano pagani, ma come tutti gli autentici uomini dal cuore pulito, erano attratti dalla verità. La loro saggezza li portava ad essere certi che un uomo per quanto potente e saggio, non può portare la salvezza; l’uomo non si autosalva! La salvezza può portarla solo Dio. Così attendevano e speravano, fino a che un bel giorno ritennero di vedere un segno nel cielo, ‘la sua stella’: quella che alla tradizione piace chiamare ‘stella cometa’, stella che guida e orienta agli scintillii di una nuova luminosità coscienziale.