L’àncora nel Cristo Risorto
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
- Risuona potente e persuasivo anche quest’anno attraverso i sacri riti pasquali l’annuncio più formidabile della storia: Gesù di Nazareth il figlio di Maria e di Giuseppe il falegname, dopo il suo arresto, la sua passione e crocifissione, dopo la sua morte è risorto!
La liturgia della Chiesa non ci porta indietro nel passato a recuperare quel fatto con la semplice memoria, ma ci permette di vivere quel fatto oggi, ce ne rende contemporanei permettendoci di coglierlo presente nella profondità del tempo: la risurrezione di Gesù Cristo è un fatto che sempre accade. La liturgia ci sintonizza, nella grazia dello Spirito Santo, con quel fatto. L’inno di gioia della solenne Veglia della notte di Pasqua, il cosiddetto Exsultet, afferma “Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro”. Questa! Quindi oggi! Pasqua è oggi! Quanto accadde allora non è concluso, liquidato, passato, si protende nell’oggi, in ogni oggi, sino a quando giungerà a compimento e alla sua piena realizzazione alla fine dei giorni. Per questo in Evangelii gaudium il Santo Padre Francesco afferma con vigore: “non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo” (EG 276)!
Questo è il cuore della fede cristiana: credere che ciò che è accaduto accade ancora adesso, oggi per me, per noi. “Fides christianorum resurrectio Christi est” – la fede dei cristiani è la risurrezione di Cristo– (Sant’ Agostino).