Sarà celebrata il 22 gennaio la quarta Domenica della Parola di Dio, giornata istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019. Il tema di questa edizione è ripreso dal Vangelo di Giovanni: “Vi annunziamo ciò che abbiamo veduto” (1Gv 1, 3).
L’espressione evidenzia che il Vangelo non è riducibile a un contenuto o a un modello etico, ma è partecipazione alla vita nuova del Signore Risorto: è esperienza di salvezza che si comunica. Da qui il senso con cui intendere il titolo attribuito alla giornata: Annunciatori della Parola!
In questo senso, notiamo la coerenza della logica secondo la quale Dio ha rivelato il suo progetto di salvezza. Nel corso della storia Dio ha parlato “per mezzo di uomini alla maniera umana” (Dei Verbum, 12). Questa stessa logica conduce all’incarnazione del Verbo e più ancora al prolungamento della sua presenza tra gli uomini attraverso la mediazione di altri esseri umani. L’adattamento di Dio al nostro linguaggio, alla nostra piccolezza, la misericordia incredibile che dona la Parola della vita attraverso creature limitate e limitanti, è l’evento che contempliamo ogni volta che risuona il “Lode a Te, o Cristo”. Non diciamo: “Grazie diacono, grazie monsignor vescovo per averci letto un testo così illuminante”. Acclamare “Lode a Te, o Cristo” significa, invece, che crediamo, confessiamo e annunciamo che Cristo è qui presente e che, attraverso le labbra della Chiesa, ci rivela il vero volto di suo Padre.
Il sussidio è scaricabile al seguente Link
https://www.sobicain.org/wp-content/uploads/2022/11/SussidioDdP23_Web.pdf
In particolare, poi, per prepararsi al Giubileo 2025, Papa Francesco ha chiesto ai fedeli di rileggere le quattro costituzioni del Concilio ecumenico vaticano II. Il Dicastero ha pensato di realizzare una serie di piccoli volumi in un’unica collana titolata “Quaderni del Concilio”, uscita nelle librerie lo scorso 8 dicembre. In occasione della Domenica della Parola di Dio si propone la rilettura di Dei Verbum anche attraverso i primi cinque volumetti della collana dedicati proprio a questo documento conciliare.