Si celebra domenica 19 giugno la solennità del SS. Corpo e Sangue del Signore. In tutte le parrocchie della diocesi di Albenga-Imperia si celebra la festa nella quale i cattolici testimoniano la presenza di Gesù Cristo nel sacramento dell’Eucarestia. Il vescovo Guglielmo presiede la celebrazione alle ore 10:30 nella chiesa parrocchiale di Diano Marina. Dopo la Santa Messa, lungo le vie della cittadina la tradizionale processione che si snoda dove è stata posta l’infiorata, con le autorità civili e militari, i fedeli, le confraternite, le associazioni la banda musicale e i vari gonfaloni.
Le origini del Corpus Domini risalgono alla metà del XIII secolo in Belgio come risposta alle teorie del filosofo francese Berengario di Tours che negava la transustanziazione, ovvero la conversione del pane e del vino nella sostanza del corpo e sangue di Nostro Signore e quindi la sua presenza reale nell’Eucaristia. In quel tempo, alcuni decenni prima, una mistica belga, la monaca agostiniana Giuliana di Cornillon, ebbe delle visioni.
Nel 1263 a Bolsena avvenne il celebre miracolo eucaristico raccontato con molti particolari dalle cronache del tempo, tra cui quella di Sant’Antonino da Firenze e più tardi di Giovanni Villani. Durante il suo viaggio lungo la Via Cassia, il sacerdote boemo Pietro da Praga si era fermato presso la chiesa di Santa Cristina a Bolsena. Il suo pellegrinaggio verso Roma era stato proprio un atto devozionale per risolvere i dubbi che lo attanagliavano: non credeva nella presenza del corpo e del sangue di Cristo nell’Eucaristia. Mentre diceva messa, al momento dell’elevazione, sangue rosso vivo sgorgò copioso dall’ostia appena consacrata e macchiò il corporale. Papa Urbano IV, che si trovava a Orvieto, proclamò il miracolo. L’11 agosto del 1264 lo stesso Papa promulgò la bolla Transitus de hoc mundo e la solennità fu estesa a tutta la Chiesa cattolica.
Nel pomeriggio alle ore 18:00, il vescovo Guglielmo presiede la celebrazione alle nella chiesa Cattedrale di Albenga. Dopo la celebrazione la tradizionale processione con fedeli, le confraternite, le associazioni laicali, si snoderà per le vie della città ed arriverà fino alla chiesa di San Bernardino da Siena.
Un’ostia consacrata viene portata in processione sotto un baldacchino ed esposta alla pubblica adorazione. La suggestiva processione termina sul sagrato della chiesa di San Bernardino da Siena con la benedizione finale.