Esternamente al Rudere, con una grafia antica, si legge: “Eccoti giunta al fin anima pia, al Sito Santo ove apparì Maria”.
Quando sono giunto ad Andora circa quattro anni fa, – così dice il parroco di S. Matilde e Rollo don Emanuele Daniel – dovendo conoscere la terra di missione affidatami come parroco, sono stato colpito da questo luogo, ripromettendomi di valorizzarlo al momento opportuno.
Questo momento è giunto in occasione del 350° anno dell’Apparizione della Beata Vergine Maria a Rollo. Da tempo ho sognato e poi ho chiesto e ottenuto che venisse effettuato un ‘Giubileo’ della Beata Vergine Maria a Rollo. È stato costituito un Comitato, che mi ha supportato nei preparativi a questa apertura.
Questo evento è stato preceduto da un triduo di preghiera sia virtuale che in Parrocchia, e oggi, grazie alla collaborazione del Sindaco Mauro Demichelis, l’Assessore Nasi Maria Teresa, la Pro Loco di Andora, la Polizia Locale, la Protezione Civile, la Croce Bianca, i parroci del Vicariato, i gruppi della realtà parrocchiali e ecclesiali e tantissime persone, è stato dato inizio a questo Giubileo.
Un ringraziamento particolare va al Vescovo S.E. Monsignor Guglielmo Borghetti che ha aperto in forma ufficiale il ‘Giubileo’ con un momento di riflessione e preghiera.
Per quanto riguarda l’autenticità delle apparizioni, la prima documentazione è il luogo stesso, dove qualcuno ha voluto porre una mattonella che sintetizza l’evento storico con queste parole: “In questo luogo il 18 aprile 1671 la Beata Vergine Maria apparve a Giacinto Perato, un contadino di 50 anni che con il braccio al collo stava pascolando la sua somara. Egli 15 giorni prima era stato colpito da ictus ed era rimasto con l’arto completamente paralizzato. Su invito della Vergine il giorno seguente si recò al Santuario di Nostra Signora della Rovere a San Bartolomeo al Mare. Durante la Santa Messa al momento della Comunione cadde a terra svenuto. Quando dopo circa tre quarti d’ora riprese i sensi e aiutato dalla moglie si rialzò si accorse che il braccio colpito era ritornato perfettamente normale.”
Successivamente abbiamo voluto approfondire con studio e ricerche. Nei documenti custoditi nell’Archivio Diocesano di Albenga, con attenzione e cura sono custoditi scritti importanti.
In questo luogo venne posta una colonna con la statua di Maria. Giacinto ha incontrato altre volte la Beata Vergine Maria, questo emerge dallo studio dei documenti e delle testimonianze del fratello, della sorella, del medico Viale e altri amici; si evince un’anima attenta alla presenza di Maria.
Questo evento vuole essere principalmente spirituale, e l’intento è riscoprire un dono grandissimo: Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, ha fatto visita ad Andora.
“Sempre più la Diocesi di Albenga-Imperia si rivela un territorio caro a Maria” – ha introdotto il Vescovo nella preghiera di apertura – “i luoghi di devozione a Maria sono luoghi da cui scaturisce una fiammata di Fede, di Speranza e di Carità. Parafrasando i luoghi celebri mariani: se da Lourdes è uscita una fiammata di Carità verso i malati e da Fatima è uscita una fiammata di Fede per un tempo difficile, mi auguro che da Andora scaturisca una fiammata di Speranza cristiana per la stagione che stiamo vivendo.
Maria- così ha continuato il Vescovo – quando si propone a noi, ha queste indicazioni da dare, ci invita a un atteggiamento mariano: San Paolo VI diceva “non si è cristiani se non è mariani”, se non c’è la marianità di fondo, che è disponibilità a Dio e umiltà profonda, difficilmente si accoglie Gesù Cristo come Signore della nostra vita.”
Bellissimo e auspicabile augurio: l’incontro con Maria e Gesù riaccendano la speranza che tutto è davvero possibile!! Il periodo del ‘Giubileo’ si concluderà l’8 settembre 2022.