Il responsabile della pastorale familiare don Luciano Pizzo della nostra diocesi, che ci ha parlato del lavoro svolto dal suo ufficio. “Il nostro vescovo Guglielmo, racconta don Luciano, ha voluto dedicare l’anno pastorale 2016–2017, all’Esortazione Apostolica post sinodale di Francesco “Amoris Laetitia”, ed offre una chiave di lettura: “La famiglia via della Chiesa”. La nuova evangelizzazione, dice il vescovo, è inseparabile dalla vita cristiana: “spazio umano” dell’incontro con Cristo. La famiglia è già Chiesa, comunità salvata e salvante, evangelizzata ed evangelizzante. Come la Chiesa, è chiamata ad accogliere, irradiare e manifestare nel mondo l’amore e la presenza di Cristo. Papa Francesco sottolinea come il progetto di Dio è fare di tutti noi un’unica famiglia dei suoi figli, in cui ciascuno senta il calore di essere famiglia di Dio.
Qui trova la sua radice la Chiesa, che nasce dal desiderio di Dio di chiamare tutti gli uomini alla comunione con lui. Quindi, dice il vescovo: la famiglia è via della Chiesa, protagonista della missione della Chiesa, prospettiva unificante della Pastorale. E conclude il vescovo di lavorare sui seguenti sette nuclei tematici: riflessione sulla qualità dei nostri percorsi di preparazione al matrimonio; messa a punto sulle iniziative di accompagnamento delle coppie in situazione “irregolare”; pastorale delle persone omosessuali; messa a punto sulle iniziative di accompagnamento dei giovani sposi; l’educazione all’affettività dei nostri ragazzi e giovani; perfezionamento di un cammino complementare tra sacerdoti e coppie di sposi, per valorizzare, a beneficio della comunità, le ricchezze del sacramento dell’ordine del matrimonio, i due sacramenti al servizio della comunione; perfezionare e potenziare il ruolo dell’ufficio diocesano di Pastorale Familiare.
Ho voluto riportare tutti i punti segnalati dal vescovo per non dimenticare nulla di quanto lui ci chiede! L’ufficio di Pastorale Familiare, dopo un’attenta riflessione, ha voluto iniziare a lavorare con tre commissioni sulle tre tematiche suggerite: i percorsi di preparazione al matrimonio; l’accompagnamento dei giovani sposi; l’educazione all’affettività dei ragazzi e dei giovani.
Il lavoro, durato circa 2/3 anni, ha portato al contributo oggi a disposizione della diocesi e di tutti gli operatori di pastorale: “Famiglia si diventa”. Il sottotitolo chiarisce subito di che cosa si tratta: “Percorsi di accompagnamento per giovani, per fidanzati e per sposi”. Il vescovo, nella sua presentazione, sottolinea come “la famiglia non è solo un settore, ma prospettiva unificante della pastorale”. Ciò significa che la famiglia rimane il terreno costante su cui la Chiesa lavora. È l’orizzonte che non si può dimenticare.
Oltre a i contenuti tematici, troviamo indicazioni metodologiche, che sottolineano l’importanza dei ruoli dei vari operatori, e la necessità della preparazione, prima dell’attività pastorale. Non abbiamo tra le mani un “prontuario” e tanto meno un “ricettario” ma un lavoro, con tanti limiti, tuttavia con l’ambizione di creare una mentalità diocesana, un vocabolario comune, ponendosi tappe simili per costruire una vera comunione. Certamente ogni comunità ha le sue “specificità” che vanno conservate e rispettate, ma nello stesso tempo condivise e messe in comune in modo da migliorare sempre il nostro cammino. Dietro a questo lavoro ci sono tutte le persone dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia, che si mettono a disposizione per aiutare gruppi, parrocchie, vicariati, o anche singoli operatori che desiderano questo servizio. So che il lavoro da fare è ancora tanto, ma so anche che non si può fare tutto subito, e le grandi cattedrali sono state costruite in centinaia di anni”.
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