Grati al Signore annunziamo che sabato 9 settembre alle ore 10:30 nella Cattedrale di Albenga saranno ordinati due nuovi presbiteri per la Chiesa di Albenga–Imperia dal Vescovo, S. E. Mons. Guglielmo Borghetti. Sono don Marcello Fassi, 26 anni, originario di Marcallo, vicino a Milano, e don Dario Ottonello, 25 anni, di Pietra Ligure.
Per entrambi, i sentimenti sono quelli della “gratitudine”, e della “trepidazione”. Per Dario, in particolare, «la grandissima gioia di rispondere alla chiamata del Signore»; per Marcello la consapevolezza del sacerdozio come «dono grande e prezioso» e quella che «Gesù ci prende per mano, ci trae a sé e ci dice di non temere! Io sono con te». Dario parla anche del ministero presbiterale come di un «dono immenso che solo Dio, che è Amore, può affidare all’uomo”, chiamato a “seguire il Signore è la cosa più bella al mondo». Marcello invece si lascia colpire «dall’Eucarestia e dalla sollecitudine del buon Pastore, che chiama al servizio di testimoniare il Signore risorto, nonostante le difficoltà dei tempi». Insieme i due “sacerdoti novelli” dicono di «fidarsi del Signore, che ha per ciascuno di noi un disegno speciale. Non dobbiamo avere paura di prendere il largo perché Lui ci ama di un amore infinito che permette di scoprire per sempre il suo volto misericordioso».
Ai due nuovi sacerdoti, giunga l’augurio, da parte della comunità diocesana, di essere – come indica Papa Francesco – «sacerdoti innamorati del Vangelo, capaci di farsi prossimo con i fratelli ed essere, così, segno vivo dell’amore misericordioso di Dio». Non abbia mai a mancare la consapevolezza che Gesù cammina, parla, respira, lavora con voi e con voi vive l’impegno missionario». Insieme scopriremo così «il fascino sempre attuale» della sua figura di Gesù, e si lasceremo finalmente interrogare e provocare dalle sue parole e dai suoi gesti che consentono «di sognare, grazie a Lui, una vita pienamente umana, lieta di spendersi nell’amore».
Ai due nuovi sacerdoti, giunga l’augurio, da parte della comunità diocesana, di essere – come indica Papa Francesco – «sacerdoti innamorati del Vangelo, capaci di farsi prossimo con i fratelli ed essere, così, segno vivo dell’amore misericordioso di Dio». Non abbia mai a mancare la consapevolezza che Gesù cammina, parla, respira, lavora con voi e con voi vive l’impegno missionario». Insieme scopriremo così «il fascino sempre attuale» della sua figura di Gesù, e si lasceremo finalmente interrogare e provocare dalle sue parole e dai suoi gesti che consentono «di sognare, grazie a Lui, una vita pienamente umana, lieta di spendersi nell’amore».