A motivo del rallentamento della pandemia di Covid-19 e al seguito dello scambio di comunicazioni con il Governo Nazionale, la Conferenza Episcopale Italiana ha abrogato, a decorrere dal 1° aprile 2022, il protocollo del 7 maggio 2020 che regolava le celebrazioni liturgiche con il popolo. In modo analogo sono abrogate le susseguenti disposizioni diocesane del 10 maggio 2020.
Tuttavia, la situazione attuale impone ancora un alto senso di responsabilità e comportamenti prudenti per limitare la diffusione del virus tuttora presente.
La C.E.I. ha offerto alcuni consigli, demandandone ai Vescovi diocesani l’adattamento alle situazioni e consuetudini locali. Di seguito, le indicazioni che affido, quale Vescovo diocesano, alla attuazione puntuale delle Comunità parrocchiali e altresì da osservare in tutti i luoghi e Comunità religiose della nostra diocesi in cui si celebri la Divina liturgia in forma pubblica.
- obbligo di mascherine: il D.L. 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al Dunque, nei luoghi di culto al chiuso si acceda indossandola sempre;
- distanziamento: non vi è più l’obbligo della distanza interpersonale di un metro. Si evitino, tuttavia, situazioni di assembramento, specialmente all’ingresso e all’uscita dai luoghi di culto e tra le persone che rimangono in piedi durante le celebrazioni liturgiche;
- igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
- acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
- scambio di pace: è ancora opportuno ometterlo, oppure si eviti l’abbraccio e la stretta di mano tra i fedeli;
- distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continuino a indossare la mascherina facciale e ad igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente sul palmo della mano;
- sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni liturgiche chi li manifesta e neppure le persone in isolamento perché positive al Covid-19;
- igiene degli ambienti: si attui il ricambio dell’aria prima e dopo le celebrazioni liturgiche. Durante le stesse è necessario lasciare aperte o socchiuse le porte e/o le finestre. I luoghi di culto, i banchi, le sedie, i microfoni e le sagrestie siano igienizzati periodicamente con idonei detergenti sulle loro superfici;
- processioni: è possibile riprendere tale pratica.
Indicazioni per la Settimana Santa 2022.
Si esortino i fedeli all’effettiva presenza alle celebrazioni liturgiche, spiegando loro che la visione televisiva e in streaming della Santa Messa e delle altre liturgie è una pratica spirituale lodevole e che assolve per gli ammalati e gli anziani impediti a deambulare il precetto festivo, ma non sostituisce per tutti gli altri la partecipazione reale all’Eucaristia e alle altre celebrazioni liturgiche della Fede, poiché la realtà virtuale non offre gli stessi effetti di Grazia.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
- La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme si celebri come è previsto; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’u1ivo o di palma portato con sé, possibilmente senza effettuare scambi
- Il Giovedì Santo, nella Messa della “Cena del Signore ”, si eviti il rito della lavanda dei piedi; qualora sia ritenuto pastoralmente utile, ci si attenga alle norme dei nn. 10-11 del Messale Romano (p. 138); si sanifichino le mani ogni volta e si utilizzi la mascherina
- Il Venerdì Santo, secondo l’indicazione del Messale Romano (n. 12, p. 152), aderendo al1’invito del Papa, che ha invitato a pregare per la pace in Ucraina e negli altri conflitti in numerosi paesi del mondo, nella “Celebrazione della Passione ” invocheremo il Signore nella Preghiera Universale proclamata integralmente.
- L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà come prescritto ai nn. 18-19 del Messale Romano (p. 157).
- La Veglia Pasquale sia celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
Accompagno queste indicazioni pastorali con l’augurio di una fruttuosa celebrazione dei riti pasquali e con la mia pastorale benedizione.
+ Guglielmo Borghetti, Vescovo
Albenga, 31 marzo 2022