Alma Oleari, direttrice dell’Archivio Storico della Diocesi di Albenga-Imperia, si trova in questi giorni a Vilnius in Lituania per una full immersion nel dialetto e nella lingua italiana. È stata infatti invitata alla XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo che si è tenuta dal 23 al 27 di ottobre 2023 con titolo “Una lingua (in)sostenibile?”.
Molti professori e artisti liguri sono stati invitati a questo convegno, organizzato dal professore universitario Diego Ardoino: Vittorio Coletti dell’Università di Genova, Alma Oleari dell’Archivio Diocesi di Albenga-Imperia, Filippo Paganini dell’Ordine dei giornalisti liguri, Marco Aime dell’Università di Genova; presenti anche il chitarrista Paolo Ballardini e il fisarmonicista Gianluca Campi.
Alma Oleari racconta: “Il mio contributo alle Giornate di studi, che era intitolato ‘Le antiche carte dell’archivio storico della Diocesi di Albenga-Imperia ci raccontano le radici, l’arte e la lingua delle genti nei secoli XVIII e XIX in Liguria’, mi ha permesso di descrivere l’Archivio e i suoi fondi che danno agli studenti la possibilità di avvicinarsi a documenti di grande rilevanza per ricostruire genealogie finalizzate al riconoscimento della cittadinanza italiana e per meglio conoscere il patrimonio storico artistico, la commissione e il trasporto di opere d’arte nei secoli XVIII e XIX in Liguria. Sono state proiettate alcune slide per l’analisi di documenti che portano alla riflessione sulla lingua italiana diacronicamente e diatopicamente; a testimonianze di italiano regionale e dialettali importanti e da sostenere, attraverso la promozione del loro studio in quanto tonalità che, pur poste ai margini della tavolozza dell’italiano, comunque contribuiscono ad arricchirlo di sfumature che conferiscono alla nostra lingua nazionale quel bouquet che la distingue nel mondo”.
Per spiegare e introdurre nei dialetti italiani e in particolare il dialetto ligure, Marco Aime ha fatto ascoltare “Creuza de Ma” di Fabrizio De Andre interpretato dal vivo dai musicisti liguri Paolo Ballardini e Gianluca Campi.
“Un’esperienza unica che è iniziata con molta ansia, in quanto mi sono sentita oggetto di grande fiducia sulle mie competenze. Sono contenta di avere accettato perché molte persone mi hanno avvicinata dicendomi che vogliono venire ad Albenga a conoscere la squadra che lavora in archivio con me, di cui ho ampliamento raccontato”, conclude Alma Oleari.