Venerdì 31 marzo alle ore 21 in Laigueglia presso l’Oratorio santa Maria Maddalena “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn” versione per quartetto d’archi.
Quartetto Corde Vibranti con gli artisti:
Rita Maglia, violino
Valerio Giannarelli, violino
Maddalena Vitali, viola
Maria Laura Zingarelli, violoncello
Meditazioni di Mons. Lucio Fabbris, biblista
Le diverse versioni che i quattro Vangeli tramandano delle ultime frasi che Gesù ha pronunciato prima di spirare sulla croce (‘Padre perdona loro, che non sanno quello che fanno’, ‘Donna, ecco tuo figlio’, ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’, ecc.), sono raccolte nell’antica e suggestiva devozione per il Venerdì Santo delle Septem verba Domini Jesu Christi.
Nel 1786, su commissione di un canonico di Cadice, Haydn concepisce a commento di questa sorta di concentrato testamento che riassume in sé i molteplici significati della vicenda terrena di Cristo la ‘Musica instromentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce’, articolata in una maestosa Introduzione, sette Sonate – ovvero sette intime meditazioni musicali, una per ciascuna frase – e un ‘Terremoto’ finale che dipinge in una manciata di vorticose battute lo squarciarsi del velo del tempio e la resurrezione dei santi che, nella narrazione di Matteo, accompagnano la morte di Gesù.
Haydn ha tanto amato questo suo raro e bellissimo ‘polittico musicale’ originariamente destinato all’orchestra, da approntarne una riduzione per pianoforte e una trascrizione per quartetto d’archi (e più tardi, nel 1796, anche una versione per coro e orchestra).
La versione in programma per quartetto d’archi è quella che forse più di tutte evidenzia come il maestro viennese circondi le parole di Cristo con il suo stile più alto e maturo, in cui la trama strumentale si fa dialogo umanissimo, appassionato, tenero, profondo: un capolavoro assoluto.