Festa delle luci (cfr Lc 2, 30-32), ebbe origine in Oriente con il nome di «Ipapante», cioè «Incontro». Nel sec. VI si estese all’Occidente con sviluppi originali: a Roma con carattere più penitenziale e in Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele popolarmente nota come la «candelora». La presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone (Lc 2, 33-35) apre il cammino verso la Pasqua (Messale Romano).
In questo giorno i fedeli corrono incontro al Signore, portando lumi e acclamando a lui, insieme a Simeone che riconobbe Cristo «Luce per illuminare le genti». I fedeli siano dunque educati a camminare in tutta la loro vita come figli della luce, perché devono offrire a tutti la luce di Cristo, diventando essi stessi lumi ardenti nelle loro opere (Cerimoniale Episcoporum).
La Giornata della Vita consacrata sarà celebrata nella festa in cui si fa memoria della presentazione che Maria e Giuseppe fecero di Gesù al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2, 22). La Presentazione di Gesù al Tempio costituisce così un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti sono stati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, “i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente” (Esort. ap. Vita consecrata n.1). Alla presentazione di Cristo si associa Maria. La Vergine Madre, che porta al Tempio il Figlio perché sia offerto al Padre, esprime bene la figura della Chiesa che continua ad offrire i suoi figli e le sue figlie al Padre celeste, associandoli all’unica oblazione di Cristo, causa e modello di ogni consacrazione nella Chiesa (S. Giovanni Paolo II, Messaggio per la I giornata della vita consacrata).
Domenica 2 Febbraio 2025, alle ore 16.00, nella Cattedrale di San Michele in Albenga, con una convocazione diocesana, il nostro Vescovo Guglielmo, presiederà la Santa Messa solenne per la giornata della Vita consacrata. Sono invitati a partecipare alla celebrazione, in modo particolare, tutte le espressioni della vita consacrata: i religiosi e le religiose, i membri degli Istituti secolari, delle società di vita apostolica e dell’ordo virginum insieme a tutto il popolo di Dio. Il Vescovo, in modo particolare invita a partecipare, quale segno di vicinanza, di comunione di preghiera e di stima, i presbiteri, i diaconi e i fedeli delle parrocchie e delle realtà ecclesiali dove operano i religiosi, le religiose e i consacrati tutti.
Il ritrovo è fissato direttamente in Cattedrale alle 15.30.