È più che positivo il bilancio 2023 di Formae Lucis, il progetto di valorizzazione dei beni artistici diocesani attivo dal 2020. Lo scorso anno si è infatti aperto con il successo della mostra “Onde Barocche”, caratterizzata dal record storico di incassi, con oltre 10mila presenze in 9 mesi. La mostra è stata un esempio di buone pratiche e ha visto per la prima volta la presenza di una rete di siti diffusi creata a livello diocesano in collaborazione con le parrocchie e le confraternite.
«Il lavoro di Formae Lucis si conforma come un percorso di progressiva formazione delle tante persone coinvolte nel progetto dedicato ai beni culturali ecclesiastici – è il commento del direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga-Imperia, Castore Sirimarco – È un percorso che tocca anche molte persone appassionate, e che guarda alla formazione, alla conoscenza e allo studio dei beni in unione con le realtà della Diocesi e delle parrocchie, così da colmare la distanza tra il centro e le periferie. L’arte serve sia per una missione di apostolato, sia per formare le persone ad avere un nuovo sguardo sulle opere, che non sia soltanto quello di carattere storico, ma che possa diventare anche spirituale».
Sono state diverse, nel corso del 2023, le occasioni di approfondimento. In particolare, da marzo a ottobre, il Museo Diocesano di Albenga ha ospitato la speciale esposizione temporanea “In Coena Domini” esponendo il prezioso Cenacolo di Villa Guardia, una delle più suggestive creazioni dell’arte popolare del ponente ligure. In aprile è stata riaperto anche il Museo Diocesano Sezione dell’Alta Valle Arroscia all’Oratorio della Ripa di Pieve di Teco, con la sua straordinaria galleria artistica che va dagli affreschi medievali alle grandi pale barocche e tardo barocche di autori che hanno reso celebre l’arte ligure nei secoli. Tra gli eventi in Museo non si può non ricordare anche l’esposizione e presentazione al pubblico della monumentale pala d’Altare di Giulio Benso (1628), raffigurante l’Assunzione della Vergine, proveniente dall’oratorio di San Sebastiano e della Vergine Assunta di Toirano, recentemente tornata in sede.
Particolare eco ha ricevuto inoltre la presentazione del primo tratto del Cammino di San Martino, iniziativa frutto della collaborazione tra Fondazione Oddi e Diocesi di Albenga-Imperia, insieme ai comuni che si trovano sul percorso coinvolto. Il momento inaugurale, svoltosi nella chiesa di San Martino in Borgio Verezzi (SV), si è concluso con la benedizione da parte di S. E. Mons. Guglielmo Borghetti dei simboli del Cammino, il logo e una striscia di stoffa rossa che richiama il mantello del Santo, che contraddistingueranno il pellegrino durante il cammino.
L’investimento nell’apparato scientifico e comunicativo di Formae Lucis, che ha previsto anche la professionalizzazione della gestione dei canali social, ha lasciato un segno forte sul territorio e consolidato le relazioni tra Diocesi, comunità e istituzioni. Numerosi anche gli eventi culturali in collaborazione con tanti soggetti tra cui il FAI, l’UniTre, ma anche l’UCAI, l’Istituto di Studi Liguri, Antiche vie del Sale. Tra questi le Conferenze-concerto in collaborazione con UCAI e Concertando tra i Leoni ad Albenga e I Concerti delle Logge di Imperia, ma anche il ciclo di conferenze “Memorie d’inchiostro” dedicato alla divulgazione del patrimonio storico e archivistico di alcune delle più interessanti parrocchie del territorio diocesano. Formae Lucis è stata inoltre tra i protagonisti di Expo Valle Arroscia a Pieve di Teco, dove ha aperto al pubblico con visite speciali la sezione distaccata del Museo Diocesano di Albenga, ospitata all’Oratorio della Madonna della Ripa. Sono state infine due le proiezioni speciali del docufilm “Il teatro del cartelami”, di Franco Boggero, storico dell’arte, e Marco Kuveiller, regista, dedicato agli apparati effimeri della Settimana Santa nel Ponente ligure: in estate al Santuario di Santa Croce in Monte Calvario a Imperia e a dicembre nell’auditorium San Carlo Di Albenga.
L’autunno di Formae Lucis si è aperto con la narrazione delle recenti scoperte che hanno coinvolto l’oratorio di San Giacomo e Filippo di Salea di Albenga, dove sono stati rinvenuti affreschi databili al quindicesimo secolo, nascosti per lungo tempo e in ottime condizioni, oggi sottoposti a studio e ricerca dopo l’attento restauro. Gli affreschi sono stati raccontati al pubblico in occasione della Giornate Europee del Patrimonio. Come sempre, gli eventi promossi da Formae Lucis hanno visto la rinnovata collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona.
Proprio al tema degli affreschi saranno dedicate alcune attività del 2024, come anticipa Castore Sirimarco: «Il nuovo anno vedrà un approfondimento importante su alcune delle splendide pareti affrescate della Diocesi, ma anche un’importante campagna di approfondimenti che porteremo avanti grazie a una serie di studiosi amici di Formae Lucis. Ci sarà poi un approfondimento sul ruolo del Vescovo Pierfrancesco Costa nella storia dell’arte tra Cinque e Seicento, e non mancheranno diverse conferenze, il tutto naturalmente anche in preparazione del grande Giubileo del 2025».
Il racconto delle opere d’arte diocesane prosegue intanto come sempre sui canali social di Formae Lucis, Facebook e Instagram, e sulla newsletter alla quale è possibile iscriversi dal sito www.formaelucis.com