È morto all’Ospedale di Imperia padre Tarcisio Stramare O.s.j.

Nasce a S. Vito di Valdobbiadene (Dioc. di Padova, Prov. di Treviso) da Antonio e Vanzin Susanna il 14 settembre 1928. Nell’anno successivo la famiglia si trasferisce a Imperia, dove sono presenti i PP. Giuseppini. Entra in Congregazione nel settembre 1940 e frequenta le classi ginnasiali in Asti e Canelli. Il 30 ottobre 1943 ad Alba comincia il Noviziato ed emette la Prima Professione annuale. Passa ad Armeno e poi a Canelli, nell’ottobre 1946, per il corso filosofico. Nel settembre 1947 è a Frinco come assistente e maestro in ginnasio. L’anno successivo è ad Asti per gli studi di Teologia e, nel frattempo, è assistente alla Fulgor e dei Carissimi. Ordinato sacerdote il 6 luglio 1952, a settembre si trasferisce a Roma, in via Urbana, per frequentare l’Università Gregoriana e successivamente il Biblico per laurearsi in Sacra Scrittura. Nel 1957 è Assistente Centrale della GIAC e inizia a scrivere su Gioventù e nella rivista Tabor del prof. Luigi Gedda, che lo vorrà Assistente spirituale della Società Operaia (Getsemani). Nel 1957-1958 è in Palestina presso lo Studium Biblicum Franciscanum. Nell’agosto 1958 è membro del Capitolo Generale e insegna al neo Pontificio Istituto Pastorale eretto da Pio XII. Dal 1959 al 1972 è consulente di P. Mariano, noto conferenziere televisivo. Nell’ottobre 1960 si trasferisce in via Boccea come Prefetto dei Chierici teologi e insegnante di Sacra Scrittura. Nell’ottobre 1962 è nominato Prefetto degli studi. Nel luglio 1964 prende parte all’8° Capitolo Generale. Nel 1968 insegna al Pontificio Istituto “Jesus Magister” e l’anno seguente prende parte al 9° Capitolo Generale, durante il quale è eletto Procuratore Generale. In agosto 1969 è nominato Prefetto degli Studi. È professore di Sacra Scrittura al Seminario Regionale “La Quercia” (Viterbo), alla Facoltà Teologica “Marianum” e al Centro Diocesano di Teologia e di formazione dei laici all’Apostolato. Inizia la sua collaborazione a “L’Osservatore Romano” e a numerose riviste bibliche e teologiche. Nel 1970 è professore di Sacra Scrittura alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense e cura la rubrica “Liturgia di domani” presso la Radio Vaticana, attività esercitata in seguito anche presso Telepace e la RAI. Nel 1973 è nominato Addetto alla Pontificia Commissione per la Neo Volgata. Riconoscimento di Paolo VI del suo impegno e dei suoi meriti in questo avvenimento definito “storico” è la presenza dell’arazzo del patrocinio di san Giuseppe nella parrocchia di san Giuseppe a Roma. Nel luglio 1975 è membro del 10° Capitolo Generale, dal quale è rieletto Procuratore Generale. Nel gennaio 1977 viene nominato Vice Postulatore della causa di Beatificazione di Mons. Marello. Eletto Direttore del Movimento Giuseppino, nel 1981, lo promuove attraverso la stampa, la pubblicazione di libri, Internet e la partecipazione a tutti i Simposi internazionali su san Giuseppe, dei quali sarà “Coordinatore” per molti anni. Nel 1982 è Socio della Pontificia Academia Theologica e Consultore della S. Congregazione per le Cause dei Santi. Nel 1984 è Esaminatore apostolico del Clero Romano. Dopo l’Esortazione apostolica “Redemptoris Custos” (1989) di Giovanni Paolo II, lascia tutti i precedenti impegni e attività e si ritira ad Asti per approfondirne la teologia e diffonderla. Nel 1991, fino al 2005, riprende l’insegnamento presso l’Università Urbaniana. Si allontana da Roma nel 2013 per ritirarsi nella Casa di Riposo Mons. Marello in Asti, con lunghe parentesi a Imperia, da dove era partito e dove oggi 20 marzo e morto. La salma partirà dall’obitorio dell’Ospedale di Imperia martedì 24 alle ore 8 per raggiungere la Casa Madre e successivamente verrà tumulta nel cimitero di Asti nella tomba della Congregazione.

Il Vescovo, il Vicario generale, il presbiterio diocesano e i fedeli tutti si uniscono al dolore della famiglia e dei confratelli ed elevano le loro preghiere di suffragio.

Il Signore lo ricompensi per l’amore da lui manifestato alla sua Chiesa e San Giuseppe lo presenti al cospetto dell’Altissimo.

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