Costituzione, bussola per la democrazia

Le impressioni dei delegati diocesani alla Settimana sociale dei cattolici a Trieste, i delegati della diocesi di Albenga-Imperia alla “Settimana Sociale dei Cattolici”:

Anche la Chiesa di Albenga-Imperia ha preso parte alla cinquantesima Settimana Sociale dei Cattolici, svoltasi a Trieste dal 3 al 7 luglio scorsi: a portare il loro contributo dal territorio diocesano sono stati i tre delegati, indicati dal vescovo Guglielmo Borghetti, Marisa Ferrua, Marco Rovere ed Antonello Tabbò. Le giornate triestine, che hanno avuto a tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”, hanno visto, per i delegati delle Diocesi, momenti in plenaria guidati dai diversi relatori, lavori di gruppo, la partecipazione alle “Piazze della Democrazia” nel centro cittadino, ma anche il concerto in Piazza Unità d’Italia di giovedì sera, che ha visto tra i protagonisti artisti come Riccardo Cocciante e Roberto Vecchioni, e tante altre occasioni di incontro e condivisione di esperienze, anche più informali. Ma i “piatti forti” della settimana sociale, secondo il terzetto ingauno, sono stati l’incontro con il Presidente della Repubblica, che ha aperto la settimana sociale, e quello con papa Francesco di domenica mattina, che, successivamente, ha presieduto l’Eucarestia conclusiva: «il presidente Mattarella e papa Francesco – dicono Ferrua, Rovere e Tabbò – ci hanno donato un orizzonte e delle parole che sono rimaste scolpite nel nostro cuore e nella nostra mente di credenti e cittadini». «Il discorso di Mattarella è stata un’autentica lectio magistralis sul senso della democrazia e su come i cattolici hanno contribuito a costruirlo nel nostro Paese: per la sua profondità e ricchezza andrebbe utilizzato come apertura dei corsi di Diritto Costituzionale al primo anno di università». «Di questo discorso – proseguono – ci ha toccato, in particolare, l’appello finale, quando il Presidente ha detto che “ogni generazione, ogni epoca, è attesa alla prova della “alfabetizzazione”, dell’inveramento della vita della democrazia […] democrazia è camminare insieme». «Del discorso del Papa ci ha colpito – riflette il “trio dei delegati” – la sottolineatura sull’amore politico e il filo che ha tessuto tra testimonianza cristiana nel nostro tempo, protagonismo civico, cammino sinodale, anno giubilare e ci ha infiammato l’appello finale prima dell’Angelus in cui ha detto “Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita; e come cittadini avete la Costituzione, “bussola” affidabile per il cammino della democrazia». «Oltre a questi momenti centrali, quello che ha caratterizzato la nostra esperienza – proseguono Antonello, Marco e Marisa – è stata la sensazione di partecipazione gioiosa, serena, positiva e l’aria di fraternità che abbiamo respirato nei lavori di gruppo, in giro per la città, nell’incontro con gli altri delegati, vescovi, preti e laici». «Questo – sottolinea in particolare Rovere – l’ho respirato con diversi giovani delegati (ogni Diocesi doveva indicare almeno un delegato “under 35”), con cui è stato rigenerante, in gruppo, come davanti una birra dopo cena o facendo due passi in città, condividere in maniera aperta, semplice, gioiosa il nostro cammino di fede e di impegno ecclesiale e sociale». «Per me – racconta Tabbò – è stato significativo l’incontro degli amministratori locali presenti a Trieste come delegati, da cui è nato anche un interessante documento, che richiama tutti noi al dovere della partecipazione che nasce dal nostro essere credenti che hanno a cuore la vita della “polis”». «A Trieste abbiamo colto – conclude Ferrua – come sia possibile, da profeti quotidiani di una fede inquieta, come ci ha detto il Papa, dipingere insieme un volto di cristianesimo bello, vivo, attraente, che tocca la vita delle persone».

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