Anche il vicariato di Pietra Ligure ha concluso ufficialmente la visita pastorale del vescovo Guglielmo, con la santa Messa da lui presieduta domenica 1° dicembre nella basilica minore di San Nicolò in Pietra Ligure. Una cerimonia semplice, curata in ogni dettaglio, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei religiosi, delle comunità del vicariato, delle confraternite, dei catechisti, e delle associazioni. Il vescovo ha ringraziato tutti loro per la presenza, riservando un saluto particolare ai sindaci intervenuti, segno di una significativa presenza delle comunità cristiane nel tessuto sociale, e ai sacerdoti delle parrocchie del vicariato, che si dedicano quotidianamente con generosità come pastori a servizio dei fedeli loro affidati. Questi ultimi in particolare, come ha auspicato il vicario foraneo don Giancarlo Cuneo nel suo saluto iniziale, si attendono dal vescovo Guglielmo indicazioni per impostare un fruttuoso lavoro pastorale che faccia progredire una Chiesa locale costituita, come ha sintetizzato il vicario foraneo, da fedeli perlopiù anziani e che esprimono, detto in generale e con lodevoli eccezioni, una vita di fede a volte stanca e ripetitiva. Il vescovo Guglielmo ha espresso un pensiero a partire dal fatto che domenica 1° dicembre quest’anno è la prima domenica di Avvento: tempo che riporta alla memoria il fatto storico della nascita del Figlio di Dio nella carne e indica ai fedeli di mantenersi vigili nella speranza del suo ritorno nella gloria, fatto certo di cui però non conosciamo né il giorno né l’ora. Le comunità cristiane sono custodi e tramandano la fede in Gesù presente nella storia. A loro il vescovo ha consegnato tre parole: comunione, corresponsabilità, missione. La corresponsabilità in primo luogo: «Non è più tempo di pensare, ad esempio, al parroco come uomo solo al comando e le persone a lui più vicine come a quelle che “gli danno una mano”, ma ognuno in quanto discepolo di Gesù contribuisce all’edificazione della Chiesa, pur con responsabilità diverse». Poi la comunione da consolidare e fare crescere: «Ci sono cose che vanno pensate e affrontate per tempo, in qualsiasi caso saranno gli eventi a imporci delle scelte dovute sia al numero di fedeli che di sacerdoti. Penso alla collaborazione tra parrocchie, impensabile continuare a ritenerle autosufficienti; vanno incoraggiate le collaborazioni, che possono essere le più disparate, dalla processione interparrocchiale del Corpus Domini a un ciclo di incontri formativi o a pastorali di settore». Infine, la missione: «Sogno anche per noi una Chiesa in stato permanente di missione, dove tutto è pensato e concorre prioritariamente a parlare di Gesù Cristo e realizzare il suo regno». Domenica 8 dicembre ad Alassio nella chiesa di Cappuccini alle ore 18, sarà celebrata la Santa Messa a chiusura della visita pastorale per il vicariato di Alassio; nel frattempo, a incominciare dalla chiesa cattedrale di San Michele arcangelo in Albenga, sono stati avviati gli adempimenti di verifica amministrativa che coinvolgeranno tutte le parrocchie della diocesi. Il Giubileo inizierà invece il 24 dicembre a Roma con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, mentre per la nostra diocesi il vescovo Guglielmo, in comunione con tutte le Chiese particolari, aprirà l’anno giubilare domenica 29 dicembre, ad Albenga: «radunati in Piazza del Popolo alle ore 16,00. Da qui, preceduti dalla Croce giubilare, compiremo il breve pellegrinaggio verso la cattedrale di San Michele arcangelo, dove celebreremo solennemente l’Eucaristia. Per favorire la presenza all’inaugurazione diocesana, nel pomeriggio del 29 dicembre non si celebreranno altre Sante Messe in diocesi». (A.R.)