Calata dalla Croce

La sacra rappresentazione del Cristo deposto dalla croce è curata dalla confraternita della SS. Trinità e induce i fedeli alla meditazione e alla preghiera

A interessarsi alla memoria del sacrificio sulla croce di Gesù in schietto stile popolare, a Imperia, è la «Confraternita della Santissima Trinità». Conosciuta come «la calata di Gesù dalla Croce», entra a far parte della devozione popolare la drammatica rappresentazione di Cristo nel momento in cui viene deposto dalla Croce. Ogni anno, nella concattedrale di san Maurizio, a Imperia, viene celebrato questo evento, subito dopo l’azione liturgica del Venerdì santo. Saliti sull’altare maggiore, trasformato in un Monte Calvario, i confratelli collocano tre croci, con al centro Cristo morto. In   penombra e nell’assoluto silenzio, essi tolgono «dalla statua del Signore gli oggetti della Passione», dalla scritta alla corona di spine, schiodano e staccano Gesù dalla Croce, con un rito suggestivo e commovente, che, per la sua dimensione formale e lo spirito di una pregnante interiorità, raggiunge le sensibilità religiose dei fedeli, toccando le corde che conducono alla contemplazione e alla preghiera. Al termine, il clero, insieme alle confraternite, escono in processione sulla piazza, con gli oggetti della Passione, la statua del Cristo Morto e una copia della Sindone di Torino, risalente al 1676. Quest’anno, il 14 aprile, giorno del Venerdì santo, alle ore 17:30, presiede l’azione liturgica il Vescovo, Mons. Guglielmo Borghetti. A seguire il rito della «Calata dalla Croce»

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