Anno Giubilare 2025 – Pellegrinaggio a Roma – Verso una speranza che non delude

È dura la vita di una porta santa.

Rimane chiusa per quasi tutto il tempo. Anzi, non chiusa: murata. Come a dire: dimenticatevi che c’era una porta, le ante sono lì per bellezza, di qui non passa nessuno. E la nostra benedetta porta passa i lustri a chiedersi: «Ma allora che sono porta a fare?».

Poi però, tutt’a un tratto, la notte di Natale viene aperta, davanti agli occhi attoniti di tutta la Chiesa. Viene spalancata dal Papa in persona e tutti stanno a guardare per vedere cosa ci sarà dietro, come se quella porta, murata e dimenticata per l’ultimo quarto di secolo, fosse l’ingresso stesso del paradiso.

Ed è allora che inizia il giubileo.

Qualcuno di noi conserva ancora nel cuore l’impressionante icona di san Giovanni Paolo II inginocchiato sulla soglia della porta santa di San Pietro appena aperta, la notte di Natale del 1999, a un passo dall’inizio del terzo millennio dell’Incarnazione. Qualcun altro ha, nei suoi ricordi, l’immagine del Natale 1974, immagini in bianco e nero con i televisori di allora, di Paolo VI che apre la porta santa. Sono anni e anche in questo Natale la Chiesa tornerà a ricordarci che quel Bambino nella mangiatoia era una porta aperta verso la salvezza.

Allora scopriremo che, al di là delle porte che la Chiesa apre nelle cattedrali per darci un segno tangibile del dono di grazia, la porta santa dell’amore di Dio ci aspetta in ogni momento.

È la porta santa di casa, quando un papà o una mamma tornano stanchi da una giornata di lavoro, e si preparano ad abbracciare la gioia a volte faticosa della vita familiare.

È la porta santa di un esame o di una prova, cui lo studente si avvicina con ansia, ma con speranza, pronto a fare del suo meglio.

È la porta santa dietro cui sta bussando un povero, un amico in cerca di ascolto, qualcuno che soffre.

È la porta santa del confessionale, con cui entriamo nella misericordia, liberando il cuore dal fardello delle mostre miserie.

È la porta santa del tabernacolo, dietro cui un Dio umile si nasconde in un pezzo di pane.

Troveremo porte sante ovunque, aperte da Dio per noi, e sentiremo la voce del Signore che ci dice: «Ecco, ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, hai però custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome» (Ap 3,8).

Al fondo di questo articolo i files dei facsimili per partecipare al pellegrino.

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