Con la fine di ogni anno è buona prassi fare un bilancio di quello che è stato, per poi ripartire con rinnovato entusiasmo verso nuovi obiettivi. Il Canonico don Mauro Marchiano, direttore del Museo diocesano di Albenga, traccia un resoconto dell’anno. «Il 2019 è stato ricco di soddisfazioni – spiega – dal momento che il museo è riuscito a ottenere risultati rilevanti. Proprio pochi giorni fa, il sito di viaggi Trip Advisor ci ha concesso il “Certificato di eccellenza 2019” grazie alle numerose recensioni positive che in questi mesi abbiamo ottenuto. Tale riconoscimento è un ritorno importante rispetto all’intenso lavoro che abbiamo svolto».
Quanti visitatori avete registrato in un anno?
A pochi giorni dalla fine del 2019, possiamo affermare che, per la prima volta, il museo diocesano ha superato i 10 mila visitatori paganti, consolidando un andamento sempre in crescita negli ultimi anni; basti pensare che nel 2015 i biglietti staccati sono stati 5.884. Museo e battistero si confermano così tra i siti più visitati di tutto il Ponente ligure.
Qual è il segreto per un risultato così importante?
Questo risultato è il frutto di tante iniziative che giorno dopo giorno abbiamo messo in campo per migliorarci e per rendere sempre più piacevole e interessante la visita. Tuttavia, al di là degli aspetti più concreti, credo che la chiave di questo successo sia nel personale; penso sia giusto riconoscere la professionalità e la dedizione al museo da parte di Elena Fossati, Gianmaria Mandara e la collaboratrice Roberta Bani.
Oltre all’impegno nel portare il pubblico nelle sale del museo, quali sono stati gli altri avvenimenti degni di nota del 2019?
Innanzitutto l’impegno del museo che nei mesi estivi ha ospitato nelle sue sale la mostra «L’Archivio capitolare: codici e pergamene», un’esposizione di documenti provenienti dall’archivio diocesano. Inoltre, stanno arrivando a conclusione due restauri di cui siamo particolarmente orgogliosi: si tratta di un Crocifisso ligneo di metà Quattrocento e di un dipinto su tela raffigurante la Vergine Maria Assunta in cielo con anime purganti, opera di un ignoto pittore ligure di inizio XVIII secolo”. Qual è il rapporto con il resto del territorio? “Nel corso di questi ultimi anni la collaborazione con il Comune di Albenga, con la Fondazione «G. M. Oddi» e con le scuole è andata crescendo. Proprio verso le scuole si sta concentrando la nostra attenzione con la realizzazione di una serie di laboratori didattici in cui i bambini delle scuole primarie, prendendo spunto dal mosaico del Battistero, si cimentano nella realizzazione di un mosaico. Questo è uno dei tanti progetti che abbiamo in programma di realizzare e potenziare per il prossimo anno.