«A san Pietro la notte rischiara» gli incontri presso l’oratorio portorino per scoprire i cartelami e il patrimonio artistico delle chiese locali

È ricca l’estate di Formae Lucis: dopo il successo dell’emozionante sacra rappresentazione andata in scena il 23 luglio con la compagnia “I cattivi di cuore” di Giorgia Brusco all’interno del teatro costituito dal grande cartelame della chiesa di san Matteo di Laigueglia, e dopo la cena che a Ligo ha contribuito a raccogliere fondi per i restauri della chiesa di San Bernardo, con parallele visite guidate all’oratorio dove sono esposti i cartelami settecenteschi, i riflettori si spostano al Parasio di Imperia. Saranno infatti quattro gli incontri che si svolgeranno durante il mese di agosto all’oratorio di san Pietro insieme all’omonima confraternita nell’ambito di una rassegna dedicata in particolare all’arte effimera dei cartelami. “A san Pietro la notte rischiara” prevede quattro domeniche in cui approfondire la storia dei cartelami nell’ambito delle ritualità della Settimana Santa e delle tradizioni che hanno segnato la storia locale, tra cui quella dell’antica confraternita di san Pietro Apostolo. Le conversazioni si inseriscono nell’ambito degli eventi collaterali della mostra diffusa “Pitture da illuminarsi alla notte”, che tra le sue dodici tappe sul territorio diocesano coinvolge anche l’oratorio di san Pietro al Parasio di Porto Maurizio, con i suoi antichi apparati scenici di epoca barocco-settecentesca attualmente esposti e fruibili per i visitatori e i turisti. Il primo appuntamento è previsto per domenica 1 agosto alle 21, protagonista sarà Alfonso Sista, tra i curatori della mostra di Formae Lucis, con un intervento dal titolo “I Cartelami – apparati effimeri per la Settimana Santa”. Seguirà, sempre alle 21, domenica 8 agosto, con una conversazione con Gianni De Moro dal titolo “Una integrazione ‘bianca’ allo Stabat Mater?”, serata alla quale parteciperà anche il coro della confraternita, che eseguirà dal vivo l’antico canto dello “Stabat Mater” di origine provenzale. Ancora, domenica 22 agosto, Gabriele Oreggia sarà protagonista dell’incontro “L’invenzione del Cartelame di Tomaso Carrega”, nuovamente dedicato agli apparati effimeri devozionale. La rassegna si concluderà infine domenica 29 agosto con la conversazione con l’architetto Giulia Ricca “L’oratorio di san Pietro, contenitore di quattro secoli di culti e liturgie”. La partecipazione agli eventi è libera nel rispetto delle normative anti-Covid relative all’emergenza sanitaria.

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