Torna anche quest’anno l’appuntamento con la “Giornata diocesana delle famiglie”: giunta alla nona edizione, si svolge domenica prossima, 6 ottobre, a Pieve di Teco: “famiglia, protagonista della Chiesa e della società” il tema della “Giornata”.
Accoglienza alle 10,15 presso la Collegiata di San Giovanni Battista, dove alle 11,00 ci sarà la Messa: a seguire, aperitivo sul sagrato della chiesa e, alle 12,30 il pranzo, con la formula “porta e condividi” nel vicino teatro “Rambaldi”, messo a disposizione dal comune di Pieve di Teco, che ha anche concesso il proprio patrocinio all’iniziativa. Nel pomeriggio, alle 14,30, sempre al “Rambaldi”, intervista con Fulvio e Caterina Parodi di “Incontro Matrimoniale” e Pietro Piciocchi, avvocato e padre. Chiuderà la giornata un momento di preghiera conclusiva. «Sarà un momento di incontro e di festa a cui chiunque è il benvenuto– dicono dal gruppo di organizzatori che si stanno dedicando alla preparazione della “Giornata” – una giornata in cui ricaricare le pile nella condivisione con altre persone e famiglie, una giornata aperta al territorio e a chiunque voglia trascorrere un po’ di tempo insieme, che sia tutta la giornata, solo la mattina, solo il pomeriggio, solo un’oretta.
Quest’anno– dice don Luciano Pizzo, direttore della Pastorale familiare diocesana– abbiamo voluto portare questa “Giornata”, di cui ho raccolto il testimone da don Fabrizio Fabbris, in giro per le parrocchie e i vicariati della nostra Diocesi: siamo partiti da Pieve di Teco, vicariato nel cuore dell’entroterra, fatto di tante piccolissime comunità di paese, ma spesso ha dato una bella testimonianza di Chiesa giovane e gioiosa».
«La finalità di questa giornata– dice Luciano Pizzo, Direttore della Pastorale familiare diocesana– è cercare di continuare a mettere al centro della vita e dell’azione pastorale della Chiesa la famiglia in tutte le sue forme e sfaccettature: non si può fare a meno della famiglia, che anche oggi resta canale fondamentale di evangelizzazione. La Chiesa, la nostra Chiesa locale, ha bisogno di riscoprire sempre più questo senso di famiglia, di sapersi fare prossima a ogni persona, anche quella che vive situazioni di fatica, in uno stile di famiglia, perché la famiglia è luogo di amicizia, complicità, tenerezza, è lì dove il dolore si trasforma in arricchimento. Nel rapporto con le famiglie ho scoperto la gente, la mia comunità come una famiglia, ho fatto la scoperta di essere in mezzo a loro per aiutarli a incontrare Gesù Cristo per incontrarlo anche io attraverso di loro: è una scoperta che ho fatto negli anni di seminario a Venegono e che da allora mi ha sempre continuato ad entusiasmare; la famiglia è scuola ed esperienza di Vangelo». Uno stile di famiglia che, per Pizzo, «ti porta ad allagare il tuo sguardo alla comunità come famiglia di famiglie e a vivere il Vangelo come “di più” che il cristiano è chiamato a portare nella città degli uomini, Vangelo che ti fa andare al cuore dei problemi culturali, sociali, economici, politici, che ci fa sentire il gusto per la vita e per questa missione di costruire insieme la città agli uomini e alle donne del nostro tempo».