Della cattedrale di Albenga, sede del Vescovo e simbolo di comunione di tutta la comunità diocesana, il nuovo logo riprende una caratteristica scultura e il particolare del rosone (foto di Luciano Rosso). Infatti, sculture e decorazioni raffiguranti un volto umano, animale o di fantasia caratterizzano la decorazione esterna dell’edificio della cattedrale di Albenga. Teste di bue o umane, figure intere, maschere diaboliche – spiega Fulvio Cervini – in epoca duecentesca “si rivolgono a un pubblico avvezzo a misurarsi con immagini del genere rassicurandolo circa l’impossibilità del Maligno di valicare la soglia della dimora divina”. In epoca medievale all’ombra della cattedrale (titolata a San Michele Arcangelo, protagonista della lotta contro il demonio) c’era l’area del cimitero, sicuro perché “sorvegliato da una legione di teste mozze”. Tutto allora comunicava l’immagine di un edificio “vissuto come una sacra fortezza ove i fedeli combattono una quotidiana guerra con il Male”. (cfr. “La cattedrale di Albenga”, Aa.Vv., Diocesi di Albenga e I.I.S.L., 2007)
