Conclusa la settimana di studio che avvia al nuovo anno degli studi del Pastoral Counseling.

Esistono persone che colgono la stagione estiva come un periodo utile alla propria formazione permanente. Non disdegnano pertanto di occuparsi di argomenti culturali adatti a migliorare la loro conoscenza. Hanno questo merito gli iscritti al Corso triennale di specializzazione in “Pastoral Counseling”, i quali, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, dal 9 al 14 luglio alla “Settimana intensiva”, che fa parte degli impegni assunti al momento della iscrizione, essendo essa una delle frequenze significative della scuola.
Hanno aderito all’iniziativa, che si è tenuta presso l’istituto salesiano “Madonna degli Angeli”, in via San Giovanni Bosco, ad Alassio, una quindicina di studenti, laici e religiosi, allo scopo di approfondire la propria formazione, oggi, necessaria per educare giovani e adulti in cerca di risposte che schiudono al senso e ai valori della vita. «Il corso – spiegano infatti i responsabili e i docenti della “Settimana intensiva” – offre ai presbiteri, alle religiose e ai religiosi, ai diaconi permanenti e ai laici, conoscenze, competenze e strumenti per perfezionare le motivazioni dell’agire pastorale, per migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e della comunicazione. Per assicurare idoneità di intervento nel complesso ambito del disagio personale, familiare e di gruppo. In sintesi – proseguono ancora i responsabili – gli obiettivi del corso consistono nel rimotivare l’agire ecclesiale alla luce dell’antropologia cristiana e dell’ecclesiologia e nel facilitare la consapevolezza e il miglioramento del proprio vissuto e qualificare la relazionalità nelle attività di sostegno e di accompagnamento. Occorre inoltre acquisire competenze e strategie teorico–pratiche per servizi e interventi rivolti a sostenere e accompagnare le persone nelle fasi della vita, nelle circostanze di disagio, nelle crisi esistenziali».
Con la “Settimana intensiva” ha preso avvio il nuovo anno del corso, anch’esso teso, nell’ottica dell’antropologia cristiana, a servire la persona fornendo sostegno, orientamento e guida e gestendo eventuali disagi secondo le prospettive e i valori del cristianesimo. È pertanto necessario che il percorso formativo passi attraverso un cammino personale misto di conoscenze teoriche e abilità pratiche, in grado di accompagnare persone, gruppi e coppie in difficoltà. Si tratta tuttavia di un percorso formativo articolato in insegnamenti teorici (sapere), in attività di tirocinio pratico (saper fare) e in percorsi di crescita personale e di gruppo (saper essere).
Facebooktwitterrssyoutube