Domenica 23 aprile, nella parrocchia della cattedrale di san Michele, ad Albenga, si svolgono i festeggiamenti in onore dei «Corpi Santi». La solennità viene celebrata da più di tre secoli in maniera ufficiale dal comune ingauno e di tutta la Città. «Nel 1646 – spiegano infatti i sacerdoti della Città in un manifesto infisso in pubblico – Pier Francesco Costa, vescovo di Albenga, donava alla Città le reliquie di san Pietro e di santa Faustina martiri, ritrovati negli scavi di una antica chiesa di Cagliari, dove erano sepolti i primi cristiani. I consoli e i consiglieri della Città accettavano la donazione e prendevano ufficialmente possesso delle reliquie, decretando che fossero ogni anno portate solennemente in processione, a protezione della Città e del comune. Negli anni successivi la festa veniva sempre deliberata dal Consiglio comunale e celebrata con il suono del campanone e con funzioni di particolare solennità».
La tradizione continua ancor oggi e alle ore 10:30, nella chiesa cattedrale sarà celebrata la Messa solenne, presieduta da mons. Giorgio Brancaleoni, a seguire la processione in onore dei santi martiri con l’accompagnamento del locale Corpo bandistico “Giuseppe Verdi”. «Vengono portate in processione – si legge ancora nel manifesto – le ossa di san Calocero, il soldato romano cristiano, che, secondo una viva ed antica tradizione, fu martirizzato, in Albenga, presso la vecchia foce del Centa. Anche san Calocero è, fin dai tempi più remoti, uno dei santi protettori della Città. Il Comune vuole pertanto ricordare ai cittadini la festa dei Corpi santi, che, nel suo significato civile e religioso, costituisce una secolare tradizione della Città».
