Caritas Diocesana: Avvento di fraternità

Tre gli obiettivi per realizzare l’invito nazionale:” Abbi cura di lui. Fatti prossimo di tuo fratello”.

Incomincia, il 27 novembre, con la prima domenica di Avvento il periodo liturgico in preparazione al Natale. Quest’anno le disposizioni della Caritas italiana, impegnata a impostare la solidarietà  attraverso il cosiddetto “Avvento di fraternità” rivolge una singolare attenzione ai fratelli in necessità, soprattutto i più poveri, affinché vengano accolti come in famiglia. Si tratta di una preparazione a celebrare con gioia il Natale – spiega il direttore della Caritas diocesana, don Alessio Roggero – “nello stupore della scelta di Dio di farsi uomo come noi  e percorrere tutti i passi dell’umana fragilità, se impareremo a riconoscere Gesù nel volto del fratello”.
La proposta per l’Avvento di Fraternità, nel segno dello slogan: “Abbi cura di lui. Fatti prossimo di tuo fratello”, si sviluppa in tre obiettivi. Il primo – informa ancora don Roggero – invita “ad ascoltare e riflettere sulla parola di Dio, per riscoprire le ragioni della fedeltà all’impegno battesimale di vivere il comandamento della carità”. In secondo luogo, la Caritas diocesana chiama gli operatori delle parrocchie ad “avviare o collaborare” nella realizzazione di concrete iniziative di solidarietà a favore dei poveri, residenti all’interno della propria comunità, predisponendo la raccolta di offerte, di generi alimentari e vestiario Infine, il terzo obiettivo sta nel promuovere la “Colletta alimentare”, che si tiene, sabato 26 novembre, in negozi e supermercati, che hanno ospitato i volontari del Banco alimentare, i quali hanno raccolto prodotti da distribuire anche a centri di solidarietà della diocesi.
Questi tre obiettivi: ascolto della parola di Dio, attività solidale in parrocchia, sostegno alla “Colletta alimentare”, compongono la prima risposta ai requisiti che il nuovo corso della Caritas diocesana si è imposto. Lo conferma il direttore dell’ufficio Caritas diocesana, il quale, nello stilare gli obiettivi dell’ente, informa che esso “contribuisce, per la sua parte, a realizzare l’obiettivo generale del piano pastorale diocesano di conoscere e approfondire i contenuti e tradurre in azioni concrete quanto suggerito dall’esortazione apostolica post sinodale, “Amoris laetitia”, sull’amore nella famiglia. L’ufficio Caritas – conclude don Alessio – secondo le indicazioni date dal Consiglio direttivo e approvate dal Vescovo, dovrà soprattutto curare l’attività di formazione e promozione, rivolta in particolare agli operatori della carità, e completare il percorso di sostenibilità economica delle opere segno diocesane”.
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