Conclusa la Settimana intensiva della Scuola di Pastoral Counseling: le impressioni di uno studente del primo anno.

Dal 9 al 14 settembre ha preso avvio a Casa F.A.C.I. un nuovo anno scolastico alla Scuola di Pastoral counseling Un bel gruppo di studenti continua o inizia la sua preparazione per perfezionare le proprie capacità relazionali in una prospettiva cristiana, capacità da spendere poi nelle varie relazioni di aiuto pastorale. Volentieri riportiamo ‘le impressioni’ di uno studente del primo anno.

 C’era una volta un giovane uomo che vagava per le vie di una grande città alla ricerca di un paio di occhiali perduto. Non aveva l’aria di essere disperato ma il suo sguardo tradiva una sana inquietudine; inquietudine che ciascuno di noi avrebbe avuto se si fosse trovato sprovvisto di uno strumento così utile per affrontare la realtà. Nel suo errare per le strade della città incontrò un uomo sulla sessantina che sostava davanti ad un affascinante palazzo d’epoca che lo invitò ad entrare per gustare della bellezza di quell’edificio. Egli replicò che senza occhiali sarebbe stato difficile poter godere dell’arte ma l’uomo rispose che probabilmente, proprio dentro quell’antico palazzo, avrebbe ritrovato quanto perso. Così il giovane si convinse ad entrare e, una volta varcata la soglia, si rese conto che non si trattava di un mero enorme oggetto d’arte, ma di una casa, una casa da abitare e che con buona probabilità se si fosse lasciato coinvolgere dalla magia del tutto vi avrebbe anche trovato una famiglia con la quale crescere e condividere la ricerca che lo aveva motivato ad entrare. E così è iniziata l’avventura della Scuola di Pastoral counseling con la prima settimana intensiva di studi per l’anno 2024/2025. Per uno studente del primo anno non è certo immediato orientarsi in un modo così complesso e sconosciuto, dovendosi anche confrontare con aspettative, emozioni, fragilità e resistenze. Tuttavia, nessuno di noi si è trovato solo di fronte a questa novità perché i professori e gli studenti più esperti erano già pronti ad accoglierci e sono stati per noi fin da subito autentici compagni di viaggio aiutandoci a cogliere le potenzialità di questo percorso di formazione verso una sempre maggiore consistenza personale, fondando insieme le basi del nostro lavoro nel personalismo cristiano. In modo particolare ci sono state offerte tre chiavi di lettura per comprendere appieno la profondità di questo percorso: essere, sapere e saper fare. Abbiamo presto inteso che non si trattava di un mero corso di formazione professionale ma di un percorso personale per affinare le nostre competenze relazionali e comunicative. Le motivazioni che ci hanno portato ad affrontare questo percorso erano le più diverse: chi per curiosità, chi per obbedienza, chi per necessità di carattere pastorale ma tutti abbiamo scelto fin da subito di metterci in gioco come persone e come credenti. (Stefano Cicciotti)

Facebooktwitterrssyoutube