Il 12 settembre 2020 nella nostra Chiesa della Visitazione in Loano abbiamo avuto la gioia di celebrare insieme al nostro Vescovo Guglielmo Borghetti la S. Messa dei miei Voti Perpetui.
Un cammino cominciato qualche anno fa dalla mia terra d’origine in Togo e che prosegue oggi in Italia.
Il Signore Dio sceglie chi vuole, come vuole e dove vuole per la sua missione. Una missione che richiede la morte dei propri desideri e apertura del cuore come ci ricorda il Vescovo nella sua omelia odierna.
L’omelia e la parola del giorno mi hanno confermato il desiderio iniziale a origine della mia vocazione.
Sin dai sacramenti della iniziazione cristiana, il mio desiderio era di aiutare i malati, i poveri e i bisognosi. E quindi di essere al servizio di chi soffre con il cuore aperto.
Questo desiderio si era in parte concretizzato dopo la mia formazione nel settore sanitario e il lavoro svolto presso l’ospedale di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a Afagnan in Togo.
La vita di donazione di San Giovanni di Dio e della Madre Teresa di Calcutta mi hanno colpito molto e nel mio cuore risuonavano le parole del Vangelo dove Gesù dice “Venite, e vi farò pescatori di uomini” e la risposta di Maria “Sono la serva del Signore, si compia in me la tua parola”.
Ho capito che il Signore mi vuole per una donazione totale. Nella mia ricerca di rispondere a queste ultime chiamate, il Signore nella sua provvidenza mi ha fatto conoscere la Congregazione delle Suore della Visitazione della quale oggi sono membra. Il carisma delle Visitandine “Amore e Umiltà” mi ha colpito e il programma di vita di San Francesco di Sales che manifesta la libertà dei figli di Dio: “Fare tutto con Amore e nulla per forza” sono stati per me il punto principale del mio cammino in questa Congregazione.
Passo dopo passo mi sono fidata del Signore e non sono rimasta delusa. Oggi nella mia vita si concretizza quell’incontro con Lui nella parola. Ma è soltanto l’inizio del mio Sì.
Ed è per quello che chiedo a voi tutti non solo di pregare per me ed io per voi, ma chiedo soprattutto a chi ascolta la Sua voce di non spaventarsi ma di fidarsi di “Lui”, gettando le reti per avanzare al largo.
Si potrà gustare delle sue delizie e alla vera felicità. Pur morendo nel quotidiano si allarga il cuore per dare vita.